Puntate
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Stefano Vicari e Laura Dalla Ragione - Pane quotidiano del 25/05/2016
Pane quotidiano
I comportamenti alimentari sono diventati un'ossessione del nostro tempo
- Pubblicato il25/05/2016
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Umberto Veronesi Gabriella Pravettoni - Pane quotidiano del 23/05/2016
Pane quotidiano
- Pubblicato il23/05/2016
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Gianna Schelotto e Armando Massarenti - Pane quotidiano del 20/05/2016
Pane quotidiano
- Pubblicato il20/05/2016
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Umberto Curi e Gianfranco Bettin - Pane quotidiano del 17/05/2016
Pane quotidiano
- Pubblicato il17/05/2016
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Salone del Libro di Torino - Pane quotidiano del 16/05/2016
Speciale Salone del Libro 2016
- Pubblicato il16/05/2016
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Natalia Aspesi e Simonetta Agnello Hornby - Pane quotidiano del 13/05/2016
Speciale Salone del Libro 2016
- Pubblicato il13/05/2016
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Mario Brunello, Chaimaa Fatihi e Tahar Ben Jelloun - Pane quotidiano del 12/05/2016
Speciale Salone del Libro 2016
- Pubblicato il12/05/2016
Libri in archivio - Ed. 2014/2015
Lei non sa chi eravamo noi
Adriano Panatta – Paolo Villaggio

Sembra di leggere una storia fantozziana doc, con Paolo Villaggio nella parte del megadirettore galattico del tempo libero e Adriano Panatta in quella del grigio impiegato obbligato ad assecondarne le iniziative più assurde. La differenza, in questo spumeggiante libro, è che è tutto vero, incredibile e molto divertente. Lei non sa chi eravamo noi è il racconto di un'amicizia profonda e sopra le righe fra due formidabili protagonisti degli anni Ottanta: il più grande tennista italiano di sempre e il più geniale artista comico di quel decennio.
Da questo sodalizio tra fuoriclasse sono scaturite vacanze e imprese mirabolanti, viaggi improvvisi e improvvisati, pieni di incontri fortuiti con bizzarri sconosciuti, benevole truffe fatte e subite, sceneggiate teatrali per uscire da un'impasse, momenti di reale imbarazzo e di nessuna pietà, abbuffate di cibo e bevute da denuncia, con qualche sbadata volée sui campi da tennis fronte mare a beneficio dei turisti.
Il tutto, ovviamente, coinvolgendo mogli, amici, parenti e avventori sempre completamente ignari di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco alle loro esistenze. Sullo sfondo di queste gesta picaresche – con Villaggio-Don Chisciotte e Panatta-Sancho Panza –, emerge il profilo dell'Italia di quegli anni, un paese in pieno boom economico che aveva nel triangolo Forte dei Marmi-Bonifacio-Porto Rotondo il palcoscenico estivo e, soprattutto, un'incontenibile voglia di godersi la vita.